A pochi passi da Tolentino … un castello magico chiamato Il castello La Rancia

ll castello della Rancia è uno dei simboli della città di Tolentino, si trova a circa 7 km dal centro, nelle Marche e sorge nella contrada Rancia, sulla pianura situata alla sinistra del fiume Chienti.

L’edificio è di forma quadrangolare composto da una cinta merlata rafforzata da tre torri angolari, la torre è alta 30 metri ed è formata da quattro piani di cui i primi tre sono voltati a crociera.

Al secondo piano, troviamo un grande camino che si può raggiungere attraverso una scala a chiocciola fatta in pietra,qui sorgeva l’alloggio castellano.

Il piano seminterrato è, illuminato da due alte feritoie a bocca di lupo, in passato veniva usato come prigione come indicano i grossi anelli di ferro infissi alle pareti.

Al primo piano un altro porticato affianca un ampio salone, la parte del castello che aveva funzione di residenza.

Dal cortile si accede a una cappellina barocca eretta dai Gesuiti.

Esso fu costruito come fattoria fortificata nella metà dell’IX secolo, il Castello della Rancia all’inizio era considerato come una casa-torre con strutture autonome per la difesa delle derrate agricole.

Viene modificato e ingrandito nel XIV secolo per volontà di Rodolfo II da Varano, veniva utilizzato come dimora signorile.

Ricopre un ruolo primario nelle vicende storiche del luogo fino alla metà del XVI secolo infatti fu denominato il luogo della battaglie.

Dal 1581, era gestito dai Gesuiti, esso ritorna ad essere una casa colonica e un deposito alimentare a seguito della pacifica dominazione della Chiesa. Probabilmente il termine “Rancia” è una corruzione della parola “grancia” cioè granaio (dal francese grange, mutuato dal latino granica), nome che i Camaldolesi e altri ordini monastici diedero alle loro fattorie fortificate.

In seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù, disposta dal papa Clemente XIV nel 1773, la proprietà del castello passa alla Camera Apostolica che nel 1829 lo vende al nobile casato dei marchesi Bandini, ora principi Giustiniani Bandini.

Date importanti da ricordare sono il 2 e il 3 maggio del 1815, giorni della battaglia detta “della Rancia” o di “Tolentino” quando l’intera zona diventa luogo di scontro tra l’esercito francese di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone, e le truppe austriache di Federico Bianchi.

L’importanza di quest’evento nella storia d’Italia è tale da essere ritenuto l’esordio del Risorgimento italiano.

Lungo i secoli al Castello della Rancia si sono fermati dei grandi personaggi della storia come Braccio da Montone, Francesco Sforza, tra questi, anche papa Pio VI, la cui sosta al Castello venne celebrato dal marchese Bandini nel 1782 attraverso un arco trionfale che ancora oggi si può ammirare lungo la Strada situato a pochi metri dal castello stesso.

Oggi il Castello appartiene alla gamma culturale e artistica infatti a livello turistico e storico possiamo osservare al suo interno la mostra permanente “Memorie” originale collezione di oltre cento opere sul tema della resistenza, realizzate dai più famosi pittori e scultori contemporanei. Al secondo piano dell’Ala nord è allestito il Museo Civico Archeologico, “A. Gentiloni Silverj”, che mostra gioielli, utensili e vasellame di epoca picena, e inoltre iscrizioni e statue di epoca romana.

Un grazie speciale a Francesco Gargano per le bellissime foto

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